Nell'ambito dei viaggi di formazione organizzati in relazione al corso Archeologia industriale tra memoria storica e futuro presso UniauserGenova, venerdì 10 maggio andremo alla scoperta di due realtà proto industriali dei nostri territori.
L’Antica Cereria Bancalari e Bruno a Chiavari e le Seterie Gaggioli a Zoagli.
Si tratta di una manifattura ancora in attività, che fonda le sue origini dalla fine del XVI secolo. La sede è collocata nell’antico bastione di S. Antonio delle mura di Chiavari.
L’attvità della cereria è sempre stata quella di produrre candele con specifico utilizzo di culto sia per privati sia, sopratutto, per gli edifici religiosi del circondario. Era altresì specializzata, sino a pochi decenni fa, nella produzione degli ofḉieu, sorta di candeline colorate, la cui sottgliezza ne permetteva la modellazione per creare piccoli oggeti, tipo libri, casette, fori, da bruciare il giorno dei morti, il 2 novembre. Produceva anche candele per la festa della Candelora (2 febbraio), decorate spesso con gli stessi cerini degli ofḉieu. Espressione, entrambe, della religiosità di queste valli liguri e che gli antropologi come Paolo Giardelli o Geto Viarengo hanno ampiamente documentato con le loro ricerche.
La Cereria Bancalari è sospesa nel tempo ed è l’unica testimonianza, vivente, del mondo di lavoro di queste piccole attività produttive, profondamente legate al territorio circostante e alla cultura che ha espresso la gente che vi vive.
L’attività di tessitura di sete, velluti e damaschi è un’altra peculiarità delle attività artigianali dei nostri territori. I colori cangianti, le forme della natura così ricca e generosa hanno esercitato il loro fascino sugli artigiani che, nei secoli, hanno dato un’impronta di grande bellezza e creatività alle loro realizzazioni. Creatività e bellezza che si possono trovare ancora intatte e ai massimi livelli nei laboratori tuttora attivi come le Seterie Gaggioli, dove vengono lavorate e prodotte.
"Dopo la Prima Guerra Mondiale nel 1922 nasce la Società Anonima Velluti Zoagli: l’ obiettivo è di unire la produzione artigianale a quella industriale, dove la qualità è una caratteristica esclusiva. Solo nel 1932 Giuseppe Gaggioli rileva l’azienda denominandola “Tessitura Gaggioli”, ma dopo dieci anni di attività la sede viene distrutta da un bombardamento. Giuseppe non si demoralizza e anzi con determinazione attrezza il laboratorio al primo piano della propria abitazione, continuando con grande passione a lavorare aiutato dal figlio Sergio già collaboratore dal ’50. Quest’ultimo prende le redini dell’ Azienda nel ’69 come titolare, aiutato dalla moglie Lorenza e dalla cognata Luciana.
Nel 2000, cede a sua volta l’attività ai figli Giuseppe e Paola, che già partecipavano da alcuni anni, tramandando tutta l’esperienza e i segreti dei “magistri texitores”.
Oltre all’esclusiva tessitura a mano dei velluti e dei damaschi, la famiglia Gaggioli produce anche tessuti utilizzando telai meccanici da loro modificati, per ottenere un prodotto di altissima qualita’ simile a quello tessuto manualmente offrendo comunque alla sua clientela un’ampia scelta di tessuti raffinati ed esclusivi."
Locandina completa a questo link.
Quota Partecipazione: 60 € a persona
I soci inGE interessati a partecipare possono iscriversi scrivendo a info@www.inge-cultura.org. entro il 26 aprile 2019. Li metteremo in contatto con il nostro referente Uniauser Genova per maggiori dettagli e per finalizzare l'iscrizione.
I non soci possono scrivere direttamente a giulianobarbieri@uniausergenova.net