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Guido Rosato, nato a Genova nel 1952, è stato funzionario architetto del MiBACT presso Palazzo Reale di Genova.

Nel 1977 si laurea in Architettura con una tesi sulla tutela del paesaggio e dei beni culturali del territorio, relatori Ennio Poleggi e Luciano Pontuale. Con quest'ultimo collabora per due anni, come addetto alle esercitazioni del corso di Urbanistica, e pubblica un testo didattico su La tutela dei Beni Architettonici e Ambientali.

Nello stesso periodo consegue l'Abilitazione per la professione di Architetto e un Diploma professionale per la documentazione grafica e fotografica dei beni culturali all'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove successivamente insegna Rilevamento grafico di Beni Architettonici.

Collabora con le Soprintendenze genovesi, per schedature e documentazioni grafiche di monumenti e affreschi e con l'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Genova, per ricerche sulla prospettiva delle quadrature dipinte sulle volte affrescate. Pubblica su questi lavori diversi saggi su testi e riviste specializzate.

Nel 1980 vince un concorso del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ed entra in servizio presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Liguria.

Fa parte dell'Ufficio Progetti diretto da Mario Semino e collabora a tutti i progetti realizzati da quest'ufficio. Tra le realizzazioni museali si segnalano la sezione di Archeologia Marina del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dove sono esposti i Bronzi di Riace, il Museo Egizio di Torino, la Cà D'Oro di Venezia. In collaborazione con Semino o autonomamente realizza quasi tutti gli allestimenti delle mostre organizzate dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici dal 1980 al 1995. Tra tutte, si possono segnalare Genua Picta: proposte per il recupero delle facciate dipinte, Il Giardino di Flora- natura e simbolo nell'immagine dei fiori, Giovanni Pisano a Genova, Genova nell'Età Barocca, Pierre Puget e l'ultima, maggio-agosto '95, dedicata alle opere di Bernardo Strozzi.

Nel 1983 assume l'incarico della Direzione Lavori di Palazzo Spinola di Pellicceria, realizzazione per la quale collabora con Semino per la progettazione. Dal 1989 al 1996 è unico responsabile del progetto.

Nel 1987 è nominato Coordinatore per Genova del Centro Progetti Museali del Ministero, fino alla dismissione dello stesso ufficio, nel 1989.

Come Architetto Direttore della Soprintendenza assume incarichi di progettazione e D.L. di molte realizzazioni museali liguri. Tra queste: i Musei Diocesani di Chiavari e di Sarzana, la Galleria Rizzi di Sestri Levante, il Museo Diocesano di Sarzana nell’Oratorio della Misericordia. Partecipa al progetto di allestimento del Museo dell’arte vetraria di Villa Rosa ad Altare (SV).

Nel 1989 realizza il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza.

Nell'ambito di questa attività pubblica studi e ricerche relativi agli interventi di restauro eseguiti.

Scrive vari saggi sugli interventi da lui stesso progettati e diretti a Palazzo Spinola di Pellicceria. Tra questi uno studio sulla consistenza e il funzionamento degli impianti tecnologici del passato, dal titolo Antichi impianti a Palazzo Spinola.

Collabora con il Dipartimento di Ingegneria Energetica della Facoltà di Ingegneria e con l'Istituto di Tecnologia dell'Architettura e dell'Ambiente della Facoltà di Architettura dell'Università di Genova per la creazione della norma italiana del Comitato Termotecnico Italiano finalizzata alla pubblicazione come norma UNI di: Analisi e valutazione delle condizioni ambientali, termiche, igrometriche e luminose per la conservazione di beni d’interesse storico e artistico.

Dal 1987 collabora con Mario Semino e Giorgio Rosati al progetto del Museo Archeologico Nazionale di Mantova, per il quale, dal 1991 al 1999, assume l'incarico di responsabile del progetto e della direzione lavori.

Negli Anni Accademici 1997/98 e 1998/99 ha svolto un incarico di Supporto Didattico (Museografia) alla Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, Laboratorio di Progettazione Architettonica IV, docente incaricato Luca Basso Peressut.

Dal 1994 al 2011 è impegnato nel progetto per la creazione degli Uffici e del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Liguria nel complesso abbaziale di S. Giuliano, Genova. Decaduto il progetto e modificate le destinazioni d’uso, è stato progettista per la fase conclusiva degli interventi sul corpo abbaziale.

Nel corso del 2002 ha completato lo studio di fattibilità per un intervento di restauro, ristrutturazione, adeguamento funzionale e impiantistico di Palazzo Chiarella- ex TELECOM, Vico di Pellicceria 1, Genova, con la finalità di creare un polo museale di supporto all’adiacente Galleria Nazionale della Liguria, sita in Palazzo Spinola di Pellicceria.

Dal 2002 si occupa per conto del suo ufficio della tutela del Patrimonio industriale, Tecnologico e Marittimo del territorio di competenza. Nell’ambito di questa attività ottiene la Dichiarazione d’interesse particolarmente importante, il cosiddetto vincolo, ex Codice dei Beni Culturali (DLgs 42/2004) per alcuni beni conservati nel porto di Genova. Oltre a mezzi di sollevamento e ferroviari storici, è da rimarcare la gru galleggiante Langer Heinrich, della quale dal 2002 segue il restauro, la valorizzazione e la pubblicazione del volume a lei dedicato (2008).

Partecipa al progetto, in collaborazione con il Comune di Genova, la Regione Liguria e l’Autorità Portuale, per la creazione del Galata Open Air Museum, sulle banchine della Darsena di Genova, dove sono conservati alcuni beni recuperati dall’abbandono grazie alle sue ricerche. Ha creato e curato la collana della Soprintendenza Quaderni di Archeologia industriale, dove sono pubblicati testi concernenti questi beni e altri oggetti di interesse storico sparsi nel Porto di Genova e in ambito urbano. Nel 2018 ha pubblicato Di molo in molo, Un percorso di archeologia industriale nel Porto Antico di Genova.

Per quanto riguarda il patrimonio marittimo segue la conservazione e la valorizzazione dei mezzi da lavoro di antico regime, quali leudi, gozzi e pescherecci. Sul tema della conservazione dei beni marittimi ha pubblicato, oltre a un testo monografico, diversi interventi dedicati a questo tema. A livello nazionale è propugnatore della creazione del R.I.E. (Registro delle Imbarcazioni d’Epoca), presentata in numerosi convegni e pubblicazioni.

È socio fondatore di InGE, Associazione per la promozione della cultura e del patrimonio industriale a Genova e in Liguria.

Pubblicazioni recenti relative al patrimonio marittimo e portuale

  1. La tutela ed il restauro di imbarcazioni e di mezzi galleggianti. Note sulle condizioni di applicabilità delle norme del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, De Ferrari, Genova 2008.
  2. La gru galleggiante “Langer Heinrich” e l’attività di tutela della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico della Liguria, in “APAI Newsletter”, Notiziario semestrale on line a cura dell’associazione Per il Patrimonio Archeologico Industriale, Anno II n. 2, giugno 2008.
  3. La tutela ed il restauro di imbarcazioni storiche. Problemi e prospettive, ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=583566, 2011.

Curatela di: Quaderni di archeologia industriale, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Liguria, Genova

  1. G. ROSATO, Gru a mano da banchina, 2012.
  2. G. ROSATO, Gru elettrica da banchina “Fiorentini”, 2012.
  3. G. ROSATO, Piattaforme ferroviarie girevoli 2012.
  4. G. ROSATO, Il bacino di raddobbo della Darsena di Genova, 2012.
  5. P. BIASETTON, Gru idraulica “Tannet & Walker”, 2013.
  6. G. PANELLA - G. ROSATO, Le chiatte del porto di Genova 2013.
  7. P. BIASETTON - G. ROSATO, La pressa di Genova Campi, 2013.
  8. La Liguria non è un paese per leudi, in “NAVIS N. 5. Archeologia, storia, etnologia navale”, Atti del II Convegno Nazionale, 13-14 aprile 2012, Cesenatico-Museo della Marineria Libreria Universitaria.it edizioni, Padova 2014.
  9. La tutela delle imbarcazioni storiche e l’attività della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici della Liguria, in “Yachts restoration. Stato dell’arte, problematiche e prospettive”, a cura di Maria Carola Morozzo della Rocca, U. Allemandi, Torino 2014.
  10. La tutela delle imbarcazioni storiche e l’attività della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici della Liguria. Esperienze, problemi e proposte, in Atti del convegno nazionale “Cultura navale e marittima: un patrimonio da conservare e valorizzare”, ATENA, Genova 19-20 giugno 2014, www.duilioship.eu/index.php?it/133/percorsi-tematici/17/62/0, 2014.
  11. Presentazione e schede Centrale elettrica di trasformazione, Calata Massaua e Gru Savigliano, Ponte Somalia, in: G. ROSSO DEL BRENNA, Archeologia industriale e architettura contemporanea, SAGEP, Genova 2014.
  12. La proposta del Registro Imbarcazioni d’Epoca (RIE) in Lega Navale Italiana Gennaio - Aprile 2015 Anno CXVIII - n. 1 – 4,  www.leganavale.it
  13. Appunti sulla ruota idraulica e le sue applicazioni in www.inge-cultura.org/wp-content/uploads/2016/03/ruota-idraulica.pdf, 2016
  14. Le grandi gru galleggianti e l’immaginario collettivo. Letteratura, arte, giochi per i giganti meccanici dei porti del Novecento in www.inge-cultura.org/wp-content/uploads/ 2017/07/grandigrugalleggianti_inGE_G.Rosato.pdf, 2017
  15. (con G. PANELLA) Un’imbarcazione per un porto di antico regime. Le chiatte del porto di Genova in Atti del III Convegno nazionale di Archeologia, Storia e Etnologia Navale, ISTIAEN, Cesenatico (FC), Museo della Marineria, 15-16 aprile 2016

 

  1. I mitici giganti dei porti. Cento anni di gru galleggianti 1850-1950 in Atti del II Convegno nazionale “Cultura navale e marittima: un patrimonio da conservare e valorizzare-Transire mare”, ATENA, Genova 22-23 settembre 2016
  2. Di molo in molo. Mezzi attrezzature edifici. Un percorso di archeologia industriale nel Porto Antico di Genova, SAGEP, Genova 2018
  3. Una guida per l’archeologia industriale del Porto Antico di Genova, in Atti de “Stati generali del Patrimonio Industriale”, AIPAI Venezia-Padova 25-27 ottobre 2016

Curatela di: Quaderni di archeologia industriale NUOVA SERIE, Tormena   Editore, Genova

  1. G. ROSATO - G. PANELLA, La gaiazza di Gai, Una storia di aragoste e di   cemento, 2020
  2. G. ROSATO, Tra clangori e sciabordii. Il porto orientale di Genova fra le mura di Malapaga e la foce del Bisagno, 2021
  1. Manufatti e attrezzature delle “fabbriche da papero”. La riscoperta di un distretto industriale del genovesato, in Atti de “2° Stati generali del Patrimonio Industriale”, AIPAI Roma-Tivoli 9-11 giugno 2022, Marsilio Editore, Venezia 2022