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Percorso Andar per Cartiere

Insieme a Comune di Mele, ProLoco di Mele, Associazione Le Muse e Museo della Carta di Mele abbiamo lavorato al progetto Andar per cartiere: un percorso escursionistico di archeologia e patrimonio industriale (e guida cartacea) che ripercorre la storia produttiva e le principali caratteristiche e attrazioni del territorio di Mele, comune dell'entroterra di Genova Voltri, parte anche dell'Unione delle Valli Stura-Orba-Leira.

Il progetto prevede la possibilità di percorrere un sentiero che, ricco di storia archeologico-industriale e floro-faunistica, porta da Mele all'Alta Via dei Monti Liguri. Alcune frane avvenute nel corso del 2019 impediscono per adesso la messa in sicurezza di tutto il sentiero: abbiamo dunque iniziato il lancio del progetto con la proposta di una porzione di cammino, per la prima volta il 28 Giugno e il 27 Settembre 2020.

Percorso Andar per Cartiere

Un percorso escursionistico di archeologia e patrimonio industriale da effettuare a piedi, di circa 2 ore (escluse pause).

Partendo da “Fondocrosa”, frazione più a sud del Comune di Mele, si visita la “Ferriera” con il suo agglomerato di 8 antiche cartiere. All’imbocco della “Ciasoa”, il sentiero che ci conduce a Mele, si può vedere la “presa del beo”, opera di ingegneria idraulica.

Giunti a Mele è possibile una visita all’oratorio di S.Antonio Abate dove si può ammirare la cassa processionale realizzata da Anton Maria Maragliano nei primi anni del XVIII e recentemente restaurata.

Il percorso prosegue per 500 mt lungo la strada asfaltata per giungere in località Gallinea e poi attraverso un bel sentiero  in località Gorsexio. Qui osserviamo la particolare ruota idraulica di un vecchio mulino, protetta dal vento di tramontana e dal gelo da un muro.

Molto interessante è notare, lungo tutto il percorso, il vecchio "beo" ovvero il canale artificiale che era ad uso delle cartiere.

Sulla strada del ritorno, giunti a Mele è possibile ritornare in Fondocrosa percorrendo la vecchia crosa.

Percorso completo Andar per Cartiere: da Mele all’Alta Via dei Monti Liguri

L’intendimento generale di questo percorso è sviluppare un sentiero percorribile a piedi, che ripercorra la stessa via che seguiva la fabbricazione della carta e la sua distribuzione intorno al XVI° secolo, percorrendo zone antropizzate e zone rurali - coltivate o abbandonate - di interesse storico industriale, culturale e naturalistico. Idealmente, potrebbe considerare la partenza del sentiero dal litorale di Voltri nel comune di Genova, per arrivare fino allo spartiacque dell’Alta Via dei Monti Liguri che delimita il versante costiero ligure.

Il percorso completo parte dalla frazione di Fondocrosa e risale il torrente Gorsexio fino alla sua sorgente. Incontra numerosi siti di interesse storico culturale di archeologia industriale, per poi immettersi sull’antica strada carrabile (cosiddetta strada della Cannellona via dei Giovi) utilizzata per trasportare merci e persone fino al 1872 (anno di costruzione della Statale e del Passo del Turchino) e unica via di collegamento fra la costa ligure e l’oltre giovo. Ripercorrendo l’ultimo tratto di questa antica strada asfaltata, si raggiunge la strada sterrata militare che permette di raggiungere il forte Geremia e quindi l’Alta Via dei Monti Liguri.

Obiettivi del percorso sono molteplici. Da un lato, raccontare una parte di storia del territorio del Comune di Mele e della Valle del SOL - con le sue peculiarità produttive, sociali e ambientali - attraverso la realizzazione di un sentiero di tipo naturalistico/storico culturale. Dall’altro lato, diffondere e promuovere l’importanza del patrimonio e della storia industriale di Genova, di Voltri e di Mele, attraverso la valorizzazione di siti di interesse archeologico-industriale dei secoli XVII-XVIII e di siti rurali - al fine di inserire il turismo industriale e storico nell’offerta turistica locale.

Ai visitatori sono offerte numerose e diversificate possibilità di interesse generale di conoscenza paesaggistica, di esplorazione dei luoghi, di camminate effettuate in mezzo ad una natura antropizzata e arricchita di note storiche e intriganti, e di lunghe praterie erbose in ambienti aspri dell’Appennino ligure, dove si raggiungono i dolci crinali dell’Alta Via dei Monti liguri e dove si volge lo sguardo al mare, là dove è partita la nostra storia.

Il sentiero, specie nella parte dove sono collocati i siti industriali, potrà essere arricchito con appositi pannelli esplicativi e fotografici.

I visitatori, grazie alle diverse possibilità di approccio al sentiero, potranno, a seconda delle loro esigenze e dei loro interessi, scegliere di effettuare il percorso al completo o frazionarlo; e buona parte del sentiero potrà essere percorsa in ogni periodo dell’anno.

Incentivare la coesione e la partecipazione della popolazione e delle associazioni locali e concertare le risorse del territorio per creare itinerari ricchi e accattivanti sono parte dell’obiettivo.

Così come promuovere la conoscenza e la coscienza delle origini del territorio e della propria storia, attraverso azioni volte dunque anche a manutenere il territorio e a fare prevenzione idrogeologica.

Questo progetto si collega in modo appropriato ed esclusivo ai progetti già finanziati dal POR FESR inerenti la realizzazione del Museo della Carta, Centro unico di riferimento e di testimonianza ed esposizione dell’arte cartaria del Comune di Mele.

Curiosità

[...] Intorno al XV secolo nella Valle del Leira nasceva la manifattura della carta, favorita dalla presenza di torrenti utili per produrre energia per il funzionamento delle grandi ruote motrici. Lungo il Ceresolo, il Gorsexio e il torrente Acquasanta nel XVIII secolo si potevano contare un centinaio di cartiere. Mele divenne famosa in tutto il mondo per le particolari caratteristiche della carta prodotta: difficilmente attaccabile da insetti, quindi preziosa per le cancellerie delle case reali di Spagna, Portogallo e Inghilterra.

L’avvento delle macchine a vapore segnò l’inizio della decadenza dell’industria cartaria nel territorio. Le cartiere svincolate dall’ubicazione lungo i torrenti, l’energia dell’acqua era stata indispensabile fino ad allora per il loro funzionamento, potevano essere installate in luoghi più facili. Peraltro l’utilizzo dei grandi mezzi di trasporto per la spedizione della carta prodotta, diventava praticamente impossibile nelle strette strade delle valli di Mele e le cartiere, che dopo la seconda guerra mondiale erano diventate soltanto 43, sparirranno in qualche decennio [...]

Nel 1567 si diceva che “in tutta Europa altra carta non s’adopra che quella de’ Genovesi” -Archivio Segreto, 2944,27 maggio 1567 - (entroterragenovese.it)

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