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Quaderni di Archeologia Industriale: nuova serie e primo numero

Tra le numerose attività di divulgazione, promozione e creazione di percorsi che raccontano il patrimonio industriale e del lavoro di Genova e della Liguria quali nuove risorse turistico-culturali, riprendiamo - in collaborazione con il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per la Liguria -  un progetto a suo tempo intrapreso dal MIBACT: la pubblicazione di quelli che furono i Quaderni di Archeologia Industriale, ideati e curati da Guido Rosato.

Dal 2016, i Quaderni di allora sono disponibili e scaricabili online a questa pagina del sito inGE,  grazie ad un accordo tra la nostra associazione e gli uffici dell’allora Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.

Oggi, nel 2020, il progetto di riprenderne la pubblicazione e la divulgazione consiste nel realizzare, nel tempo, due filoni di piccole nuove pubblicazioni (cartacee e/o a fruizione digitale):

  1. la Nuova Serie dei Quaderni di Archeologia Industriale, con taglio scientifico-didattico simile a quelli già pubblicati;
  2. Quaderni di Archeologia Industriale Visite di inGE, con taglio più divulgativo e che fungano da testimonianze fotografiche di alta qualità, raccolte dai nostri soci e amici fotografi, amatoriali e professionisti, in occasione delle visite a quei siti di patrimonio industriale che abbiano particolare rilevanza storico-culturale per il nostro territorio. Un "percorso fotografico" in cui citare gli autori delle immagini.

I quaderni sposano, in questa nuova serie, la sensibilità e la professionalità dell’Editore Tormena, forti di una lista di temi, luoghi e argomenti che meritano di essere diffusi e pubblicati e di cui è già completato il materiale.

Primo numero dei Quaderni di Archeologia Industriale - Nuova Serie

Aragostiera Quaderno Archeologia Industriale

Il primo numero della nuova serie, di G. Rosato e G. Panella e dal titolo La Gaiazza di Gai - Una storia di Aragoste e Cemento, è uscito ad ottobre 2020 e racconta la storia e le tecniche costruttive di una affascinante chiatta aragostiera, oggi ancora in uso, riconvertita, e ormeggiata nel porto antico di Genova.

Prima di diventare una “gaiazza”, la chiatta di Gai era un’aragostiera, un’imbarcazione adibita alla conservazione delle aragoste, mantenute in vita nelle vasche appositamente ricavate nella sua stiva. È l’ultima testimonianza di un mondo della pesca ormai superato: lo scafo è stato realizzato in cemento armato, un sistema costruttivo oggi accantonato nel mondo della nautica. Raccontare questa storia ha lo scopo di preservare la memoria del lavoro e delle tecniche del tempo, affinchè possano essere una risorsa formativa (e non solo) per il futuro. Il primo Quaderno della nuova serie è stato presentato domenica 11 ottobre nell'ambito del Festival Zones Portuaires 2020.

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